L’IMPORTANZA DEL RISCALDAMENTO VOCALE
Come primo articolo del mio Blog ho voluto scegliere un argomento molto importante quale il riscaldamento vocale.
Il cantante può essere definito un vero atleta perché sia nella preparazione che esecuzione della performance va incontro ad un consumo energetico e psicofisico analogo a quello dell’atleta.
La sua abilità è il risultato di un training costante basato su esercizi specifici.
La vocalità artistica è un atletismo a tutti gli effetti. Iniziare scuola di canto o cantare con frequenza è come iniziare uno sport. È pertanto fondamentale fare un adeguato riscaldamento prima di cantare, che sia al karaoke, in casa o in occasione di un concerto con la nostra band. Se la vostra performance canora sarà breve, occorrerà un riscaldamento più lungo (almeno 20 minuti), se sarà lunga (ad esempio un concerto di 2 ore) basteranno invece 10 minuti.
COSA SUCCEDE SE NON RISCALDIAMO BENE LA VOCE?
Cerchiamo di capire cosa realmente succede se non riscaldiamo in maniera appropriata la nostra voce. Nel momento in cui dobbiamo affrontare una performance vocale, gli aumenti di attività di ogni muscolo causano un innalzamento della temperatura corporea, ed entrare in azione di colpo da uno stato di “freddo” scatena una reazione protettiva dei muscoli della gola, reazione che serve a fronteggiare una possibile prospettiva di lesione. Il collo, la mandibola ed i muscoli della lingua si irrigidiscono e questa situazione richiederà al cantante una pressione d’aria maggiore e un atteggiamento laringeo ipercinetico per ottenere la resa vocale abituale.
Ne conseguiranno un precoce affaticamento con diminuzione del tempo di performance adeguata e un successivo stato abbassamento della voce con aumento dei tempi di recupero.
I TRILLI: A COSA SERVONO E COME SI FANNO
I trilli (labiale e linguale) sono tra gli esercizi di riscaldamento vocale più efficaci e conosciuti.
La domanda è: perché iniziare il riscaldamento con i trilli?
I trilli rilassano il tratto vocale e costringono le corde a vibrare solo sul bordo cordale in modalità M1-MIX 2, ossia in una sorta di registro medio che permette di verificare le “posizioni” senza “stringere la gola” e senza dar subito “volume” in registro pieno.
Inoltre tonificano in lunghezza le corde stesse e inducono un adeguamento della funzione respiratoria in termini di rapidità di sostegno respiratorio.
Il trillo labiale aiuta a rilassare le labbra mentre quello linguale aiuta a sciogliere le tensioni della lingua; questa se rilassata, favorisce l’amplificazione e il colore del suono.
In altre parole non ostacola la risonanza.
I trilli possono essere eseguiti con scale o arpeggi. Tuttavia, si consiglia di farli in maniera veloce con dei glissati ascendenti di quinta con lo scopo di ottenere una maggiore leggerezza e mantenere la laringe stabile (velocità=leggerezza). I glissati creano delle cinture lungo tutta l’estensione, stressano meno le corde vocali e il muscolo vocale continua a lavorare senza ritirarsi. Se non sapete come fare i trilli potete cercare dei tutorial su YouTube.
Avrete l’imbarazzo della scelta.
Vi ringrazio per la lettura, al prossimo articolo!
Andrea Scacchioli – Vocal Trainer | Voice Coach | Insegnante di canto | Cantante
Fonti:
Consigli di igiene vocale e tecniche di riscaldamento. Franco Fussi, Tiziana Fuschini.
Come si riscalda la voce, Franco Fussi.
Estratto del corso di canto con l’insegnante Antonio Di Corcia presso l’Accademia Nazionale Il Paese della Musica.